La
nostra Italia sta vivendo un periodo di grandi emergenze economiche, che
comportano notevoli quanto gravi risvolti sociali, da affrontare e
risolvere con urgenza. Il Governo guidato da Enrico Letta ha tempi di
intervento realmente brevi per mettere in campo un efficace programma
volto a sostenere lo sviluppo della produttività e contrastare così la
perdurante fase recessiva. Inoltre le due diverse anime politiche che
sorreggono il governo dovranno trovare una concreta soluzione, connessa
al problema dell’IMU sulla prima casa, nonché evitare l’appesantimento
dell’aliquota dell’IVA, eventualità che comprimerebbe ulteriormente i
consumi interni. Fra le ipotesi all’esame dei ministri economici vi è il
progetto volto a valutare la costituzione di un fondo d’investimento ove
collocare immobili ed impianti industriali ancora di pertinenza del
settore pubblico, al fine di emettere obbligazioni garantite dal
patrimonio del fondo stesso, nonché dalla sua redditività.
Un’opportunità che consentirebbe di reperire le coperture finanziarie
necessarie all’attuazione del programma di governo, ma anche ad avviare
un concreto processo di ripresa occupazionale. Il nostro paese ha
comunque bisogno di profonde riforme istituzionali, a cominciare da una
nuova legge elettorale che consenta una rappresentanza diretta da parte
dei cittadini. Anche tutto il comparto della pubblica amministrazione
necessita di una ferma dieta dimagrante, o comunque una
riqualificazione, per renderlo un reale strumento al servizio dei
cittadini e non un semplice agglomerato di laccioli burocratici che
spesso finiscono col rallentare la necessaria ripresa economica. Il
Governo dovrà dunque navigare a vista tra fibrillazioni interne e
pressioni economiche provenienti dai mercati finanziari internazionali.